L’8 novembre 2024 il Consiglio delle scuole universitarie ha incaricato swissuniversities di coordinare dal punto di vista accademico le posizioni delle scuole universitarie in materia di sicurezza della ricerca e delle conoscenze (knowledge security) ponendo al centro dell’attenzione la libertà scientifica, l’autonomia delle scuole universitarie e la relativa responsabilità individuale. Il compito principale del gruppo di lavoro diretto dal prof. Günther Dissertori, rettore del Politecnico federale di Zurigo, consisteva nello sviluppare criteri comuni che aiutassero le scuole universitarie e gli altri istituti accademici a implementare le rispettive procedure in materia di sicurezza della ricerca e delle conoscenze. Questi criteri riguardavano in particolare l’ammissione degli studenti, l’assunzione o lo scambio di personale, l’invito di ricercatori stranieri, l’avvio di nuove collaborazioni internazionali nonché la protezione dei dati e delle tecnologie sensibili. Il gruppo di lavoro ha redatto un rapporto e formulato tre raccomandazioni all’attenzione del Consiglio:
- completare le disposizioni legali vigenti che sostengono le misure delle scuole universitarie in materia di sicurezza delle conoscenze: questa raccomandazione comprende il quadro normativo applicabile alle limitazioni dell’ammissione alle scuole universitarie per motivi di sicurezza.
La competenza spetta agli organi responsabili delle scuole universitarie; - sviluppare una consapevolezza degli aspetti securitari e stabilire le relative procedure di conformità all’interno delle scuole universitarie svizzere: questa raccomandazione ingloba ad esempio la creazione di uffici competenti in materia di conformità (Compliance Offices) e l’elaborazione di procedure/direttive. La competenza spetta alle singole scuole universitarie;
- istituire un centro di coordinamento nazionale con una visione strategica: poiché nella knowledge security sono coinvolti diversi organismi e istituzioni, è necessario un coordinamento a livello nazionale. Secondo il gruppo di lavoro, la Svizzera dovrebbe istituire un meccanismo nazionale di coordinamento e consulenza per la sicurezza delle conoscenze, possibilmente sul modello del National Contact Point Un ufficio centrale avrebbe il compito di favorire lo scambio di informazioni, fornire assistenza e consulenza agli uffici interessati e occuparsi della pianificazione strategica.
Parallelamente, su incarico del capo del DEFR e sotto la guida della SEFRI, diversi servizi federali del DEFR, del DDPS, del DFAE e del DFGP hanno analizzato il tema dal punto di vista politico e giuridico. Anche il gruppo di lavoro interdipartimentale Knowledge Security (IDAG) ha formulato alcune raccomandazioni, in gran parte sovrapponibili a quelle di swissuniversities. Inoltre, in relazione ai permessi di soggiorno, l’IDAG raccomanda di garantire che il concetto di sicurezza interna ed esterna della Svizzera includa anche la sicurezza delle conoscenze.
Il 27 novembre 2025 il Consiglio delle scuole universitarie ha adottato i rapporti di entrambi i gruppi di lavoro. Per valutare l’eventuale attuazione delle raccomandazioni che lo riguardano, incarica la direzione della CSSU di sottoporgli, entro la prossima riunione, un piano di attuazione con le diverse varianti nonché una proposta per il seguito della procedura.